Iran, attacco alle petroliere

1 luglio 2019, La Stampa,

Poche ore dopo l’attacco alle due petroliere battenti bandiera norvegese e giapponese, Mike Pompeo, Segretario di Stato Usa, ha accusato l’Iran fornendo prove video dell’intelligence statunitense che documentavano la rimozione di una mina inesplosa da parte di militari iraniani.

I governi e le intelligence britanniche e israeliana hanno confermato la versione statunitense nelle ventiquattrore successive all’attacco, ricordando come il doppio attentato di pochi giorni fa fosse molto simile al sabotaggio nei confronti di quattro petroliere avvenuto lo scorso 13 maggio nello Stretto di Hormuz. 

Ieri pomeriggio l’Arabia Saudita ha confermato le accuse nei confronti dell’Iran. Con un’intervista rilasciata al quotidiano panarabo Asharq al-Awsat, il principe ereditario Mohammed Bin Salman ha accusato Teheran di essere direttamente responsabile dell’attacco proprio nel momento in cui il Premier giapponese Shinzo Abe si trovava nella capitale iraniana per tentare di riaprire un canale di dialogo con il regime degli ayatollah.

Il Ministro saudita all’Energia Khakid al-Falih è stato ancora più esplicito dichiarando che “l’atto terroristico del regime iraniano, rappresenta una minaccia per le forniture energetiche globali e per la stabilità dei mercati”…. continua a leggere su La Stampa.

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