Ashkenazi

29 ottobre 2020, La Repubblica,

Gabi Ashkenazi, 66 anni, è stato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito di Israele. Dopo una lunga carriera militare ha lasciato l’esercito per dedicarsi a tempo pieno all’impegno politico. Nell’aprile del 2019 è stato eletto alla Knesset (il Parlamento di Israele ndr.) nella coalizione “Bianco e Blu” guidata da Benny Gantz e dal maggio di quest’anno è Ministro degli Affari Esteri del governo Netanyahu.

Italia e Israele hanno festeggiato da poco 70 anni di relazioni bilaterali e la cooperazione politica, scientifica, economica e industriale è molto ampia.

Ai settori tradizionali, si è aggiunta oggi la cooperazione scientifica sul contrasto al Covid, sulla sicurezza del cyberspazio, su energia e ambiente. In questa intervista esclusiva per La Repubblica,Gabi Ashkenazi ci parla delle nuove sfide che Israele sta affrontando in un Medio Oriente in rapido mutamento dopo gli storici Accordi di Abramo, con uno sguardo all’Italia ed all’Europa.

Gli Accordi di Abramo, lo storico accordo fra Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Israele, stanno già cambiando il panorama politico dell’intero Medio Oriente. Quale sarà l’impatto sul lungo periodo di tali accordi?

Gli Accordi di Abramo sono senza dubbio un evento storico che sta già cambiando il Medio Oriente. Gli accordi offrono l’opportunità di trasformare l’intera regione, per troppo tempo connotata da violenze e conflitti, in una grande area di prosperità e stabilità. Le nuove relazioni fra i nostri paesi contribuiranno in modo determinante all’incremento della cooperazione economica, commerciale e scientifica a beneficio dei cittadini di tutta la regione… continua la lettura su la Repubblica!

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