12 dicembre 2022, La Repubblica,
In Cina c’è una seconda Grande Muraglia che non difende il paese dagli attacchi degli Unni, ma è progettata per impedire la libera circolazione delle idee. È la cosiddetta “Great Firewall”, la grande muraglia informatica immateriale composta da un esercito di censori impegnati nel bloccare sul nascere ogni forma di dissenso e di pensiero libero. Gli algoritmi della dittatura sono sempre più sofisticati e predittivi: incrociando i dati del più diffuso sistema al mondo di sorveglianza con telecamere e riconoscimento facciale, possono in poco tempo non solo cancellare dalla storia un dissidente, una persona, ma anche un tema, un argomento, una parola chiave ritenuta sensibile e potenzialmente minacciosa per il regime.
Ma nelle scorse settimane questa nuova e insidiosa nuova grande muraglia è quasi crollata grazie ad un giovane pittore cinese di 30 anni che vive a Milano.
Si tratta di “Teacher Li”, come si fa chiamare su Twitter, o meglio con il nickname “Teacher Li is Not your teacher” (Il professor Li non è il tuo professore). È lui che è riuscito a “bucare” la nuova grande muraglia riuscendo a diffondere migliaia di video delle proteste che hanno scosso l’intera Cina. Aveva iniziato su Weibo un anno fa, per poi migrare su Twitter una volta che il suo account era stato chiuso dal governo. Nonostante Twitter sia bloccato in Cina e nonostante l’uso esclusivo della lingua cinese, il suo account ha avuto solo nel mese di novembre di quest’anno 600.000 nuovi followers e 387 milioni di visualizzazioni….. continua la lettura su La Repubblica