Modi, Biden

Sabato 21 maggio 2022, La Repubblica,

È iniziata ieri la prima visita di Joe Biden in Asia da quanto è stato eletto presidente con un duplice obiettivo: rafforzare i legami e l’agenda comune fra le democrazie dell’indo-pacifico e al tempo stesso lanciare un chiaro messaggio alla Cina su Russia e Taiwan. A Tokyo, Joe Biden si incontrerà con i leader del QUAD, il Quadrilateral Security Dialogue, quell’embrione di alleanza politico-militare fra le democrazie asiatiche che riunisce Usa, India, Australia e Giappone.

Sarà questo il primo incontro fra Biden e Modi da quando è iniziato il conflitto in Ucraina e sarà anche l’occasione per tentare di riannodare i fili del rapporto strategico con l’India raffreddato in queste settimane di guerra nel cuore dell’Europa, dopo che l’India si è astenuta per ben tre volte alle Nazioni Unite sulle Risoluzioni di condanna della Russia dopo l’invasione dell’Ucraina.

L’India del nuovo millennio, prima con Mohamman Singh e il partito del Congresso guidato dalla dinastia dei Gandhi, poi con la lunga stagione di Narendra Modi e del suo Bharatiya Janata Party, aveva abbandonata la stagione del “non allineamento” e la storica contiguità con l’Unione Sovietica, per avvicinarsi a tappe forzate alla comunità delle democrazie.

La crescente competizione con l’autocrazia di Pechino e l’accresciuta assertività cinese lungo la frontiera himalayana; la nascita del QUAD con Usa, Giappone e Australia; gli accordi bilaterali di cooperazione economica e di difesa con Canberra e Tokyo; la crescente intesa con Taiwan, sono stati tutti indicatori della nascita di un’area di cooperazione strategica fra le democrazie dell’Indo-Pacifico: un “occidente largo” fondato sull’integrazione fra il pilastro atlantico e quello dell’indo-pacifico in grado di rappresentare la migliore riposta alle minacce geo-economiche e geo-politiche delle autocrazie russa e cinese.

La guerra nel cuore dell’Europa ha però svelato un potenziale elemento di debolezza di questo disegno: la forte dipendenza dell’India dalla Russia su forniture belliche ed energia…. continua la lettura su La Repubblica

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